Yoroshiku onegaishimasu non si può tradurre bene in italiano, ma sappiate che è la classica frase di circostanza che si usa in qualsiasi situazione per intendere “si ricordi di me per la prossima volta che ci incontreremo” oppure “ spero che la prossima volta mi tratterà con uguale gentilezza”. Non lo so spiegare tanto bene, troppe sfumature. Un giorno vi scrivo solo di questo (e potrei scrivere pagine!!!).
Partiamo con la storia.
I giapponesi sono quasi tutti alcoolizzati, è un dato di fatto!!!
Per alcuni di questi, si aggiunge all’alcool anche un po’ di demenza senile e disgrazie in famiglia… un cocktail perfetto!!!
Ieri sera io e Marco andiamo a dormire circa a mezzanotte e mezzo. all’una e mezzo suona il campanello, nessuno dei due si alza a rispondere ma lentamente torniamo nel mondo dei vivi e cominciamo a chiederci chi possa mai essere a quell’ora… Mi viene in mente che la Kasumi mi dice sempre che i ladri vengono a rubare quando non ci sei, per cui suonano per vedere se rispondi… Costringo marco a accendere la luce e cominciavo già un po ‘avere paura… Ci mettiamo dalla finestra a vedere se qualcuno esce dal portone, dopo aver appurato che siamo in casa. Mi affaccio fuori e… mi prende un colpo! Mi trovo un uomo pelato nel balcone di fianco al nostro che mi chiede qualcosa che non capisco (appureremo più tardi che voleva sapere se conoscevo Tanabe). Torno in casa di corsa, esce marco che scambia due chiacchiere col tipo, completamente andato di testa… Voleva sapere se conoscevamo Nishihata (il nostro hoshonin), Tanabe. Hiroki e di chi è la macchina parcheggiata di sotto e che lui è il padrone di casa (mai visto…). Marco risponde che conosciamo solo Nishihata e che no abbiamo la macchina… Questo rientra in casa e viene (di nuovo) a suonare alla porta, di sopra. Marco apre lasciando la catenella e questo s’infuria, gli dice di aprire la porta, che lui è il padrone e di chi cavolo è sta macchina… Io ero morta di paura… Marco gli sbatte la porta in faccia (e ormai erano belle le 2 di mattina…) e mi dice di chiamare la polizia. Io chiamo!!! Mi rispondono subito, nemmeno dopo uno squillo, una vocina simpatica mi dice “è successo qualcosa?” Cerco di spiegare, poi m’incarto e gli passo marco. dopo 10 minuti erano arrivati. Solo che il tipo non c’era più… Era entrato nel tempio. Ricordo a tutti che il nostro padrone di casa E’ il tempio. Marco scende, cominciano il verbale, io osservo dal terrazzo, nascosta bene bene. La polizia non può entrare nei templi, non ho ben capito perchè… Fortuna ha voluto che il tipo sia arrivato da solo, vedendo la polizia. Non capisce perchè abbiamo chiamato la pula, loro gli chiedono i documenti e lui rifiuta (figurati)… Dopo un lungo discorso, appuriamo che è ubriaco fradicio, che pare abbia sentito qualcuno urlare, per cui era venuto a vedere, e voleva sapere di chi era la macchina. Ed è veramente il nostro padrone di casa… M che cavolo mi vieni a rompere alle 2, intimandomi di aprirti la porta??? Cmq, Marco sistema tutto, scuse da tutte le parti, yoroshiku onegaishimasu e via.
Non riuscivamo a prendere sonno, scatta il senso di colpa… Ok, non lo conoscevamo ma abbiamo chiamato la pula per il padrone di casa!!!
Allora oggi compriamo un regalino e lo portiamo. E’ iniziata la settimana dell’obon (i morti che tornano dal fiume… ve la spiego un altro giorno) ed essendo questo individuo pur sempre un monaco, non era in casa. Parliamo con la signora che non sa nulla di questo (testuali parole: probabilmente stamattina non si ricordava più…), le diamo il regalo che lei non voleva perchè noi non abbiamo fatto niente di male e scopriamo che al tipo è morta da poco la moglie e si è dato al bere.. Evviva!!!
Scatta il yoroshiku onegaishimasu e via. Noi le nostre scuse le abbiamo fatte, ma loro devono togliergli la bottiglia!!!
Baka, uno dei pochi modi dei giapponesi di affrontare una cosa è col dimenticarla, spesso si verificano situazioni di totale ipocrisia anche in famiglia e capita che non si abbia una persona con cui scaricare il proprio stress o non si voglia per testardaggine e orgoglio volerlo fare, quindi abbi piu risentimento nel tuo padrone di casa ! Noi italiani siamo piu fortunati nell’approccio con le persone 😐 … pensare che non l’avrei mai detto di preferire qualcosa di italiano al giapponese ahaha tanto sono CapitanKatsura nessuno saprà mai nulla XD …
bella storia! beh, ci vuole ben altro per farmi passare la voglia di andare in giappone, anzi questa loro dedizione all’alcool è un ulteriore incentivo… Yoroshiku onegaishimasu
???
Ciao ragazzi,
che storia><
uhm.. temo che nessuno gli toglierà mai la bottiglia a quell'uomo!
figuriamoci di solito in giappone passano totalmente incuranti vicino a persone totalmente ubriache riverse per terra nelle stazioni!
Yoroshiku onegaishimas!
Uno spaccato inaspettato della vita in Giappone e un racconto di gradevole lettura (meglio leggerlo che viverlo, immagino ^^). Complimenti per il blog, lo trovo molto interessante.
Ciao raga,
Meno male che tutto il mondo è paese..figurarsi i giovani di questi tempi..pochi problemi e tanta droga e alccol già a 10/12 anni.. per problemi seri ovviamente: la noia. 😉
Con compassione tutto si risolve, poiché al posto suo potrebbe essere uno dei nostri familiari.
Grazie per le vostre esperienze!